mercoledì 30 dicembre 2020

Step 28: La sintesi finale

 VARIOMETRO

Il variometro [step: 1] è uno strumento creato nel 1929 da Alexander Martin Lippisch e Robert Kronfeld [step: 9], per la misurazione della velocità verticale durante il volo. Questo oggetto fa parte della strumentazione di bordo di un aereo e, più precisamente, rientra nella categoria degli strumenti a capsula, insieme all'altimetro e all'anemometro, come riportato nella tassonomia [step: 14] dello strumento, ed è inoltre di largo utilizzo [step: 22] anche in discipline come il parapendio e il deltaplano, dette discipline a volo libero. 

Analizzando la notorietà dello strumento possiamo dire che, nonostante il suo vasto utilizzo, il variometro, non goda di molta fama a livello popolare, infatti, tolto tra gli appassionati e i professionisti, non è uno strumento molto conosciuto, prevalentemente a causa della sua grande specificità d'uso che ne compromette la pubblicizzazione [step 13] e quindi la diffusione mediatica, limitando questo strumento ad essere presente quasi esclusivamente all'interno di testi come manuali didattici [step: 10] o norme aeronautiche [step: 23]. Al netto di queste considerazioni possiamo però constatare che, in un certo senso, il variometro, e in generale la strumentazione di bordo, riesca a vivere di luce riflessa grazie alla grande notorietà simbolica [step: 6] e storica dell'aeroplano causa e conseguenza delle sue numerose rappresentazioni cinematografiche [step: 12] e fumettistiche [step: 21].

Contestualizzando storicamente le discipline di utilizzo del variometro, si può notare come esse siano frutto di una ricerca molto intensa da parte di alcune delle più grandi menti ingegneristiche e pionieristiche della loro epoca, come: Ibn Finas, Leonardo Da Vinci, George Cayley, Francis Herbert Wenham e molti altri, che grazie ai loro contributi scientifici nei campi dell'aeronautica e della meccanica [step: 4] hanno permesso ai fratelli Wilbur e Orville Wright di coronare questo sogno. Sia la storia dietro a questa ricerca o sia il largo uso di questa invenzione durante la guerra, è un dato di fatto che questa macchina volante abbia vissuto un grande splendore durante lo scorrere del tempo. Questo successo può in qualche modo essere rappresentato dalla frequenza di utilizzo della parola 'aeroplano' [step: 24], nella lingua italiana e inglese all'interno dei libri, e tramite le raffigurazioni simboliche presenti sui francobolli [step: 18], che essendo documenti ufficiali coniati dallo stato, rivestono un ruolo importante nel racconto della condizione economica e sociale di un paese. Tutto questo per dare un'idea dell'impatto che ebbe nei vari periodi storici questa invenzione, con un occhio di riguardo a ridosso della prima e della seconda guerra mondiale. 

Per quanto riguarda invece il funzionamento del variometro pneumatico esso si basa sul principio fisico [step: 5] che determina la variazione di pressione atmosferica in funzione delle diverse altitudini, tale principio viene sfruttato nella parte anatomica dello strumento [step 16] ovvero comprimendo o dilatando la capsula aneroide forata, posta all'interno di una cassa [step 3] contenente aria avente la stessa pressione di quella esterna, alla medesima quota del velivolo, in modo da poter rilevare la variazione di pressione e correlare questa informazione con la variazione di velocità verticale. C'è da aggiungere che nel tempo anche il variometro è stato soggetto a dei cambiamenti e così anche il suo funzionamento, ad esempio prima pneumatico e poi elettrico. Alcuni di questi cambiamenti sono documentati tramite dei brevetti [step 17] intenti a spiegare ed implementare altri dettagli non presenti nella versione originale.

Visivamente un variometro pneumatico, nella cabina di pilotaggio, è un quadrante di plastica e vetro [step: 8] indicante tramite delle lancette il valore della velocità verticale del velivolo, moltiplicata per un opportuno coefficiente, e misurato in metri al secondo o piedi al minuto [step: 15], a seconda del paese di provenienza dello strumento. Per quanto riguarda il volo libero si predilige, invece, il variometro elettrico avente una forma molto simile ad un telefono portatile e su cui si leggono i valori tramite un display; costituito a sua volta da alcuni componenti elettronici come conduttori, semi-conduttori ed isolanti [step: 26] insieme a dei sensori di pressione. Infine, per offrire una panoramica completa dello strumento, notiamo che grazie al suo indispensabile utilizzo in alcune discipline aeree e alle varie tipologie in commercio, anche sotto forma di applicazione telefonica [step: 20], le previsioni di mercato [step: 11] del variometro sono in crescita per i prossimi anni.

Alcuni dei concetti principali espressi in questo articolo riepilogativo possono essere visti sotto forma di mappa concettuale [step: 27], arricchiti con l'ausilio di un abbecedario [step: 19] e rivissuti tramite un racconto mitologico [step: 7], per aumentare il bagaglio lessicale e culturale del lettore interessato; avendo ancora una volta il piacere di ricordare quanto il desiderio del volo abbia segnato indelebilmente la nostra cultura.




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