VARIOMETRO
Materiali costituenti lo strumento:
Nel caso del variometro elettrico entrano in gioco componenti elettronici come le resistenze, i sensori di pressione, termistori ecc... e di conseguenza i conduttori e gli isolanti, ma essendo informazioni dettagliate non vengono rese note al cliente e perciò è difficile trovare documenti a riguardo.
Nel caso del variometro pneumatico i componenti noti sono per lo più legati al sistema statico pitot costruito con acciaio inossidabile, ma anche questo incerto siccome dipende dalle temperature.
Possiamo ancora aggiungere i materiali con i quali è costruito la parte dello strumento leggibile dal pilota, ovvero il quadrante e le lancette, tipicamente in plastica, e il vetro ricoprente appunto di vetro o anch'esso di plastica.
Funzionamento e taratura dello strumento, in base a quali parametri si capisce se lo strumento è più o meno preciso:
Variometro elettrico: da un punto di vista "elettronico" ci sono due fattori che influiscono sulla qualità di un vario: sensibilità e tempo di risposta. Il primo è la misura della più piccola variazione di velocità verticale che il vario è in grado di rilevare. Il tempo di risposta è il tempo necessario al variometro per notare un cambiamento. Una delle maggiori difficoltà incontrate nella progettazione di un tale strumento deriva dal fatto che questi due fattori sono in competizione tra loro, perché con lo stesso sensore e circuito elettronico di lettura del segnale, posso, entro certi limiti, aumentare la sensibilità al costo del tempo di risposta o viceversa.
Bibliografia e fonti:
https://www.compass-italy.com/en-us/how-it-s-made-a-variometer/
https://www.kobold.com/Pitot-Tube-Differential-Pressure-ANU#:~:text=The%20standard%20probe%20material%20is,PTFE%2C%20PVDF%2C%20etc..
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