mercoledì 30 dicembre 2020

Step 28: La sintesi finale

 VARIOMETRO

Il variometro [step: 1] è uno strumento creato nel 1929 da Alexander Martin Lippisch e Robert Kronfeld [step: 9], per la misurazione della velocità verticale durante il volo. Questo oggetto fa parte della strumentazione di bordo di un aereo e, più precisamente, rientra nella categoria degli strumenti a capsula, insieme all'altimetro e all'anemometro, come riportato nella tassonomia [step: 14] dello strumento, ed è inoltre di largo utilizzo [step: 22] anche in discipline come il parapendio e il deltaplano, dette discipline a volo libero. 

Analizzando la notorietà dello strumento possiamo dire che, nonostante il suo vasto utilizzo, il variometro, non goda di molta fama a livello popolare, infatti, tolto tra gli appassionati e i professionisti, non è uno strumento molto conosciuto, prevalentemente a causa della sua grande specificità d'uso che ne compromette la pubblicizzazione [step 13] e quindi la diffusione mediatica, limitando questo strumento ad essere presente quasi esclusivamente all'interno di testi come manuali didattici [step: 10] o norme aeronautiche [step: 23]. Al netto di queste considerazioni possiamo però constatare che, in un certo senso, il variometro, e in generale la strumentazione di bordo, riesca a vivere di luce riflessa grazie alla grande notorietà simbolica [step: 6] e storica dell'aeroplano causa e conseguenza delle sue numerose rappresentazioni cinematografiche [step: 12] e fumettistiche [step: 21].

Contestualizzando storicamente le discipline di utilizzo del variometro, si può notare come esse siano frutto di una ricerca molto intensa da parte di alcune delle più grandi menti ingegneristiche e pionieristiche della loro epoca, come: Ibn Finas, Leonardo Da Vinci, George Cayley, Francis Herbert Wenham e molti altri, che grazie ai loro contributi scientifici nei campi dell'aeronautica e della meccanica [step: 4] hanno permesso ai fratelli Wilbur e Orville Wright di coronare questo sogno. Sia la storia dietro a questa ricerca o sia il largo uso di questa invenzione durante la guerra, è un dato di fatto che questa macchina volante abbia vissuto un grande splendore durante lo scorrere del tempo. Questo successo può in qualche modo essere rappresentato dalla frequenza di utilizzo della parola 'aeroplano' [step: 24], nella lingua italiana e inglese all'interno dei libri, e tramite le raffigurazioni simboliche presenti sui francobolli [step: 18], che essendo documenti ufficiali coniati dallo stato, rivestono un ruolo importante nel racconto della condizione economica e sociale di un paese. Tutto questo per dare un'idea dell'impatto che ebbe nei vari periodi storici questa invenzione, con un occhio di riguardo a ridosso della prima e della seconda guerra mondiale. 

Per quanto riguarda invece il funzionamento del variometro pneumatico esso si basa sul principio fisico [step: 5] che determina la variazione di pressione atmosferica in funzione delle diverse altitudini, tale principio viene sfruttato nella parte anatomica dello strumento [step 16] ovvero comprimendo o dilatando la capsula aneroide forata, posta all'interno di una cassa [step 3] contenente aria avente la stessa pressione di quella esterna, alla medesima quota del velivolo, in modo da poter rilevare la variazione di pressione e correlare questa informazione con la variazione di velocità verticale. C'è da aggiungere che nel tempo anche il variometro è stato soggetto a dei cambiamenti e così anche il suo funzionamento, ad esempio prima pneumatico e poi elettrico. Alcuni di questi cambiamenti sono documentati tramite dei brevetti [step 17] intenti a spiegare ed implementare altri dettagli non presenti nella versione originale.

Visivamente un variometro pneumatico, nella cabina di pilotaggio, è un quadrante di plastica e vetro [step: 8] indicante tramite delle lancette il valore della velocità verticale del velivolo, moltiplicata per un opportuno coefficiente, e misurato in metri al secondo o piedi al minuto [step: 15], a seconda del paese di provenienza dello strumento. Per quanto riguarda il volo libero si predilige, invece, il variometro elettrico avente una forma molto simile ad un telefono portatile e su cui si leggono i valori tramite un display; costituito a sua volta da alcuni componenti elettronici come conduttori, semi-conduttori ed isolanti [step: 26] insieme a dei sensori di pressione. Infine, per offrire una panoramica completa dello strumento, notiamo che grazie al suo indispensabile utilizzo in alcune discipline aeree e alle varie tipologie in commercio, anche sotto forma di applicazione telefonica [step: 20], le previsioni di mercato [step: 11] del variometro sono in crescita per i prossimi anni.

Alcuni dei concetti principali espressi in questo articolo riepilogativo possono essere visti sotto forma di mappa concettuale [step: 27], arricchiti con l'ausilio di un abbecedario [step: 19] e rivissuti tramite un racconto mitologico [step: 7], per aumentare il bagaglio lessicale e culturale del lettore interessato; avendo ancora una volta il piacere di ricordare quanto il desiderio del volo abbia segnato indelebilmente la nostra cultura.




martedì 29 dicembre 2020

Step 27: Mappa concettuale

 VARIOMETRO 


Di seguito si potranno osservare, tramite una mappa concettuale, alcuni passaggi fondamentali nella trattazione del variometro, quali il contesto di utilizzo, il principio fisico del funzionamento e le grandezze fisiche misurate da esso e da altri strumenti correlati al variometro stesso.

La mappa concettuale è stata sviluppata prendendo spunto dai seguenti post del blog:

Approfondimento: Funzionamento nel dettaglio del variometro, per accedervi premere qui.

- Approfondimento: Altimetro barometrico, per accedervi premere qui.

- Approfondimento: Anemometro, per accedervi premere qui.

- La scienza del variometro, per accedervi premere qui.

- Il principio fisico, per accedervi premere qui.

- Tassonomia, per accedervi premere qui.


Premere sull'immagine per ingrandirla. 



Step 26: La chimica e gli strumenti scientifici

 VARIOMETRO




Possiamo collegare la chimica al variometro tramite: 

- Acciaio inossidabile, inerente al sistema pitot-statico

- Conduttori, semi-conduttori ed isolanti,  per il variometro elettronico.

- Vetro e plastica, per il quadrante del variometro nella cabina degli aerei.


- Acciaio inossidabile:

Gli acciai inossidabili [o Inox dal francese inoxydable, o Stainless Steel dall'inglese (acciaio "senza macchia"), o infine Rostfrei dal tedesco (senza ruggine)] sono caratterizzati da una maggior resistenza alla ossidazione e alla corrosione, specie in aria umida o in acqua dolce, rispetto ai cosiddetti "acciai al carbonio" (o comune acciaio non legato).

Tale capacità è dovuta principalmente alla quasi assenza di carbonio <=0,07%, ed alla presenza del cromo, nella lega, in grado di passivarsi e cioè di ricoprirsi di uno strato sottile e aderente di ossidi, praticamente invisibile dello spessore pari a pochi strati atomici (dell'ordine dei 0,3–5 nm), che protegge superficialmente il metallo o la lega sottostante, dall'azione dell'ossigeno e degli agenti chimici esterni.

Il contenuto minimo di cromo "libero", ossia non combinato al carbonio, per cui un acciaio si può ritenere Inossidabile è il 10,5% per cui poter avere la formazione dello strato di ossido "passivante" continuo e protettivo nei confronti dalla corrosione. Il cromo nella lega, infatti, combinandosi con il carbonio, può formare carburi di cromo che, precipitando ai bordi dei grani della struttura cristallina, ne limitano la disponibilità per formare ossidi e, quindi, di passivarsi.


- I conduttori:

Il conduttore elettrico è un materiale in grado di far scorrere corrente elettrica al suo interno. I materiali conduttori sono caratterizzati dalla presenza di elettroni liberi nella banda di valenza degli atomi del reticolo cristallino (conduttori di prima specie) o contengono specie ioniche che si fanno carico di trasportare la corrente (conduttori di seconda specie).

La conducibilità elettrica di un conduttore di prima specie può essere interpretata mediante il modello delle bande. La carica netta su un conduttore si distribuisce sulla sua superficie, poiché in questo modo le singole cariche (che si respingono) massimizzano la loro distanza reciproca raggiungendo una configurazione che minimizza l'energia.


- I semi-conduttori:

semiconduttori, nella scienza e tecnologia dei materiali, sono materiali, appartenenti alla categoria dei semimetalli, che possono assumere una resistività superiore a quella dei conduttori e inferiore a quella degli isolanti; la resistività dipende in modo diretto dalla temperatura.


- Gli isolanti: 

Un isolante elettrico è un materiale incapace di condurre la corrente elettrica. Poiché un campo elettrico è in grado di polarizzare il materiale, genera cioè lo spostamento delle cariche, elettroni e nuclei, delle molecole dalla loro posizione di equilibrio, formando microscopici dipoli elettrici che generano all'interno del materiale un campo aggiuntivo opposto a quello esterno, manifestando una proprietà detta dielettricità.

I termini isolante e dielettrico sono comunemente usati come sinonimi, tuttavia i due termini esprimono due concetti profondamente diversi: infatti il primo indica l'impossibilità del materiale di condurre la corrente elettrica, mentre il secondo indica che il materiale si polarizza in opposizione al campo elettrico esterno.


- Il vetro: 
Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata dalla cristallizzazione. I vetri sono solidi amorfi, dunque non possiedono un reticolo cristallino ordinato, ma una struttura disordinata e rigida composta da atomi legati covalentemente; tale reticolo disordinato permette la presenza di interstizi in cui possono essere presenti impurezze, spesso desiderate, date da metalli.

- La plastica:
Le materie plastiche sono una vasta gamma di materiali sintetici o semisintetici, che di solito utilizzano un polimero come ingrediente principale. La plasticità durante la produzione consente di modellare , estrudere o pressare la plastica in oggetti solidi di varie forme, rendendoli un materiale adattabile a molti usi diversi. Questa adattabilità, oltre a un'ampia gamma di proprietà benefiche, come la leggerezza, la durevolezza e la flessibilità, insieme a processi di produzione economici, ha portato a un'adozione diffusa nella società contemporanea. Le materie plastiche sono tipicamente prodotte attraverso sistemi industriali umani; la maggior parte delle plastiche moderne derivano da prodotti petrolchimici a base di combustibili fossili come il gas naturale o il petrolio.




Bibliografia e fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Conduttore_elettrico

https://it.wikipedia.org/wiki/Isolante_elettrico

https://it.wikipedia.org/wiki/Semiconduttore

https://it.wikipedia.org/wiki/Vetro

https://en.wikipedia.org/wiki/Plastic

https://it.wikipedia.org/wiki/Acciaio_inossidabile


lunedì 28 dicembre 2020

Step 25: Cose personali

Un oggetto riguardante il mio passato: Il pallone

Questo oggetto ha caratterizzato molto il mio passato.

In tenera età mi ha aiutato a crescere come persona all'interno di un contesto di squadra, tramandandomi valori importanti come il sacrificio, la fatica e l'amicizia.

Per poi, in età adolescenziale, pormi davanti a situazioni di pressione e di sfida, permettendomi anche qui una crescita oltre al semplice sport.




Un oggetto riguardante il mio presente: L'orologio

Non trovo nessun altro strumento o aggeggio che possa descrivere meglio il mio presente se non l'oggetto stesso che lo determina. 

Lo strumento che mi ricorda perché il presente è tanto importante costringendomi a vedere la sua evanescenza. 

Che mi costringe a correre invece che camminare.


Un oggetto riguardante il mio futuro: 

Lascerò questo spazio vuoto perché non so cosa la vita abbia in serbo per me e non voglio indovinare nessun dettaglio.

Approfondimento: Parapendio

 PARAPENDIO

Cos'è il parapendio:

Il termine parapendio è composto dai termini para e pendio, che ne spiegano il significato e l’origine. Para è un’abbreviazione di paracadute e pendio si rifà al declivio, alla pendenza tipica dei paesaggi montuosi, dove questa attività ha visto la sua nascita, ma soprattutto la sua diffusione.

Dal punto di vista tecnico il parapendio è un paracadute orientabile di forma rettangolare con profilo ad ala, di tessuto leggero, derivato dai paracadute da lancio pilotabili. È il mezzo di volo libero più semplice e leggero che esista, utilizzato per lanciarsi nel vuoto da pareti ripide di montagna o dalla sommità di un pendio per poi discendere fino a valle.  Ha visto la sua nascita a partire dalla fine degli anni ’60.

Il suo funzionamento è molto semplice: con l’aumento della velocità il parapendio si apre e si gonfia grazie all’aria, permettendo così di spiccare il volo. Una volta decollati, sfrutta il proprio peso per avanzare e creare così la portanza che lo sostiene, esattamente come farebbe un aereo. Si può governare in maniera abbastanza semplice per solcare i cieli ammirando il paesaggio circostante.

Il parapendio rappresenta oggi anche uno sport ampiamente riconosciuto, per il quale si svolgono numerose competizioni. Ed è indubbiamente un hobby e una passione per tantissime persone in tutto il mondo.

Attrezzatura e abbigliamento necessari:

L’attrezzatura per parapendio è caratterizzata da pochi, ma fondamentali elementi. Pur non essendo un’attività rischiosa, se praticata con responsabilità e attenzione, sono necessari:

  • Casco: pur non essendo un’attività rischiosa, se praticata con responsabilità e attenzione, il casco è una precauzione fondamentale per scongiurare infortuni gravi.
  • Vela: il cuore del paracadute, può essere di vari materiali e dimensioni a seconda dell’uso che se ne vuole fare (parapendio monoposto o biposto, turistico o acrobatico).
  • Imbraghi: l’imbragatura consente di assicurare il pilota e l’eventuale passeggero alla vela, grazie a cinture di stoffa e agganci.
  • Paracadute di emergenza: per far fronte ad imprevisti che, seppur molto rari, potrebbero capitare.

Ovviamente in caso di attività svolta in tandem accompagnati da un istruttore, affidandosi a professionisti, centri e associazioni sportive specializzati, l’attrezzatura non deve essere una preoccupazione: saranno gli stessi  a fornire al passeggero tutto il necessario.

Strumenti:

  • Radio: Permette di mantenersi in contatto con gli altri piloti. Il suo uso è fondamentale durante la scuola per mantenere il contatto tra l'istruttore a terra e l'allievo in volo. Ai fini del volo libero si utilizzano piccole radio portatili di tipo LPD, in quanto il loro minimo ingombro e la libertà di utilizzo (non necessitano infatti di patentino) le rendono molto pratiche
  • Altimetro: Indica, misurando le variazioni di pressione atmosferica, l'altitudine alla quale si trova il pilota. Molto spesso l'altimetro si trova integrato in strumenti più complessi quali il variometro o il GPS per una maggior praticità d'uso.
  • Variometro: Indica la velocità verticale. Risulta molto utile per la gestione del volo in termica, risultando di ausilio quando si tratta di riconoscere il core (cuore) delle termiche e per valutarne precisamente l'intensità. È anche utile per sfuggire a situazioni di pericolo generate da "discendenze" (zone di aria fredda in discesa).
  • GPS: Essenziale nelle competizioni, indica la posizione del pilota con elevata precisione. I GPS specifici per il volo sono in grado di memorizzare le traiettorie seguite, di guidare i piloti in volo tra vari punti prestabiliti e stabilire velocità e direzione del vento quantificando lo scarroccio.

Dove praticare il parapendio:

È possibile praticare parapendio in diversi ambienti, che offrono paesaggi molto differenti tra loro:

  • parapendio da montagna: la montagna è sicuramente il luogo dove questa attività è maggiormente praticata. Non a caso il parapendio nasce proprio ad altitudine e, come abbiamo visto, deve il suo nome proprio ai pendii dei versanti montuosi. I paesaggi in queste zone sono sicuramente tra i più godibili, per la presenza di una natura incontaminata, di viste mozzafiato e panorami unici.
  • parapendio sulla neve: anche in questo caso solitamente sono le località montanare ad essere teatro di spettacolari voli tra vette, boschi e vallate, meravigliosamente imbiancate da questo fenomeno naturale. Con le dovute attenzioni all’abbigliamento per combattere le basse temperature, praticare parapendio sulla neve è sicuramente un’attività da provare una volta nella vita.
  • parapendio sul mare: per gli amanti invece del mare, comunque ci sono buone notizie. Molte località italiane, soprattutto nel centro-sud (ma non solo), consentono di spiccare il volo dalle loro alture a pochi kilometri dal mare. Sarà dunque possibile sorvolare i paesaggi costieri distendendo lo sguardo sui colori dell’entroterra e sulle infinite sfumature blu e verdi del mare.
  • Parapendio in pianura: per i voli in pianura si utilizza più comunemente il paramotore, che consente di alzarsi in volo senza la presenza di pendii. I paesaggi possono comunque essere caratteristici e mostrare campagne e distese alternarsi a città moderne oppure a piccoli borghi caratteristici.

Bibliografia e fonti:

https://freedome.it/volare-in-parapendio-significato-funzionamento-prezzi-luoghi/#:~:text=Dal%20punto%20di%20vista%20tecnico,dai%20paracadute%20da%20lancio%20pilotabili.&text=Il%20parapendio%20rappresenta%20oggi%20anche,quale%20si%20svolgono%20numerose%20competizioni.

https://it.wikipedia.org/wiki/Parapendio

sabato 26 dicembre 2020

Step 24: Le parole nella storia

VARIOMETRO


Mediante l'utilizzo del software "Google Ngram Viewer", il quale traccia grafici storici dei termini in ingesso, verrà svolta un'analisi quantitativa delle ricerche inerenti ad alcuni termini correlati al variometro. Per accedere al software sopra citato cliccare qui.


Termine in ingresso: Variometro
Lingua: Italiano
Grafico:  (premere sul grafico per vederlo più nel dettaglio)

Termine in ingresso: Variometer
Lingua: Inglese
Grafico:  (premere sul grafico per vederlo più nel dettaglio)


Analisi:
Nell'effettuare l'analisi di questo grafico possiamo cogliere una piccola curiosità legata all'utilizzo della parola variometro prima dell'invenzione dello strumento stesso. Questo accade perché il termine immesso nella barra di ricerca in realtà non rappresenta solamente lo strumento che si sta descrivendo in questo blog, bensì, come espresso nel primo post, anche altri oggetti. 
Infine riscontriamo coerentemente alle nostre aspettative una curva molto alta nel periodo di creazione dello strumento.



Termine in ingresso: Aeroplano (senza distinzione tra maiuscole e minuscole)
Lingua: Italiano
Grafico: (premere sul grafico per vederlo più nel dettaglio)


Termine in ingresso:  Aircraft (senza distinzione tra maiuscole e minuscole)
Lingua: Inglese
Grafico: (premere sul grafico per vederlo più nel dettaglio)


Analisi:
In questi grafici si possono vedere gli andamenti della parola (Aeroplano, Aircraft), inerente al variometro siccome rappresenta il mezzo di trasporto in cui lo strumento viene impiegato.
Notiamo come in entrambi i grafici inerenti alla parola aeroplano, nelle due lingue, si possa riscontrare un innalzamento delle citazioni nei libri subito dopo l'inizio del 1900, ovvero nel periodo della costruzione dello stesso da parte dei fratelli Orville e Wilbur Wright, e intorno al 1914/15 corrispondente all'inizio della prima guerra mondiale, dove gli aerei ebbero un ruolo cruciale. 



Termine in ingresso: Alexander Martin Lippisch, Robert Kronfeld
Lingua: Inglese 
Grafico:  (premere sul grafico per vederlo più nel dettaglio)


Analisi:
Da questo grafico riusciamo a dedurre che l'inventore che ha beneficiato maggiormente della scoperta del variometro, almeno sotto il punto di vista della notorietà, è stato Robert Kronfeld, infatti si può constatare che proprio nel periodo della scoperta dello strumento il grafico riceve una ripida ascesa.
Tengo comunque a precisare che anche Alexander Martin Lippisch ha beneficiato dell'invenzione, ma a confronto di Kronfeld il cambiamento è minimo.




martedì 22 dicembre 2020

Approfondimento: Anemometro

ANEMOMETRO

Descrizione:

L’Anemometro (dal greco ánemos, "vento" e metron, "misura") è l’indicatore della velocità del velivolo rispetto al vento relativo, ossia sulla traiettoria. E’ costituito da una custodia cilindrica a chiusura ermetica, al cui interno è collocata una capsula aneroide di bronzo-fosforo o di rame al berillio. 


Funzionamento:

Il suo funzionamento si basa sul principio fisico Bernoullì (che costituisce il legame tra pressioni e velocità) e sulla misura della pressione dinamica di volo, differenza tra la pressione totale e quella statica.

 Basta inviare, attraverso un tubo di Pitot, all’interno della cassa cilindrica la pressione statica (quella che agisce nell’atmosfera all’esterno del velivolo alla quota di volo) e all’interno della capsula aneroide quella totale, per determinare una deformazione della sensibilissima membrana che, opportunamente amplificata, può essere evidenziata da un indice sul quadrante dello strumento tarato in unità di velocità. La costruzione della scala graduata del quadrante è influenzata dal valore della densità dell’aria che, come è noto, varia con la quota; affinché sullo strumento si possa leggere l’effettiva velocità (al variare dell'altitudine), bisognerebbe costruire una scala per ogni quota di volo. E’ evidente che ciò è impossibile, pertanto è stata rappresentata un’unica scala riferita alla densità a quota zero in aria tipo. Ciò comporta che la velocità letta sull’indicatore non è “reale” ma è un velocità fittizia detta “indicata” che coincide con quella reale solo quando si vola a quota zero in aria tipo (praticamente mai).


Bibliografia e fonti:

https://www.itfalco.edu.it/files/CETF05000Q/Strumenti_di_guida_e_pilotaggio.pdf

domenica 13 dicembre 2020

Step 23: La normativa

 VARIOMETRO


In questo post verranno inseriti alcune normative in cui compare l'utilizzo del variometro:



Norme ICAO:

L'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (in inglese International Civil Aviation Organization, ICAO) è un'agenzia autonoma delle Nazioni Unite incaricata di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione aerea internazionale, delle rotte e degli aeroporti e promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto aereo internazionale rendendolo più sicuro e ordinato.

All'interno dei link seguenti compare il variometro come strumento indispensabile per il volo di velivoli in alcune specifiche situazioni: (verranno elencati solamente alcuni link, ma ce ne sarebbero molti altri)



Normativa dell'Unione europea:

REGOLAMENTO (CE) N. 8/2008 DELLA COMMISSIONE dell’11 dicembre 2007 recante modifica del regolamento (CEE) n. 3922/91 per quanto riguarda i requisiti tecnici comuni e le procedure amministrative applicabili al trasporto commerciale mediante aeromobili: https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2008:010:0001:0206:IT:PDF






martedì 8 dicembre 2020

Step 22: Manuale d'uso

 VARIOMETRO

https://www.win-sail.it/en/

Perché serve usare il variometro: (parapendio)

Principianti, intermedi, avanzati, piloti in tandem: tutti vogliono restare in aria il più a lungo possibile.

Perciò serve il variometro. 

La funzione primaria del variometro è indicare la velocità verticale (misurata in metri al secondo per il parapendio in Europa, in piedi al minuto in altre parti del mondo e per l'aviazione).

Questa informazione di rateo di salita (valori positivi) aiuta il pilota a trovare le termiche, e meglio bloccare il nucleo, ma anche ad avere una migliore “galleggiabilità” e avere una migliore progressione nella massa d'aria al fine di minimizzare la perdita di quota, rimanendo intorno al miglior rateo di salita possibile.

Quindi, il tasso di caduta (valori negativi) indica la velocità verticale "verso il suolo". Se è troppo alto, le condizioni non sono favorevoli e il pilota deve spostarsi in un'altra area.

Per noi, esseri umani, volare non è naturale e non abbiamo un senso dedicato al movimento 3D. Una volta perso il punto di riferimento visivo al suolo, è molto difficile capire se saliamo o affondiamo.

In effetti, il nostro cervello utilizza tre sensi per sapere se siamo in movimento o meno: l'orecchio interno, la propriocezione e la vista.

Quindi, il cervello mescola con precisione queste 3 informazioni per sapere dove ci troviamo nello spazio, in quale movimento rotatorio e con quale accelerazione.

Purtroppo mancano le informazioni sulla velocità "assoluta": è impossibile dire la velocità di un aereo o di un treno se le tapparelle sono abbassate.

Il variometro ci fornisce queste informazioni mancanti e la risposta è veloce, quindi sappiamo se stiamo salendo o affondando, e anche la velocità verticale di questa salita!

Come usare il variometro: (parapendio)

In questa parte del post verrà spiegato l'utilizzo del variometro descrivendo alcune situazioni del parapendio. 

L'utilizzo di questo strumento nel parapendio, come già detto in precedenza, permette una valutazione sulla velocità verticale, la quale non è ben captata dai sensi del corpo umano.

La fase del volo in cui questo strumento risulta essere più utile, nel parapendio, è quella "intermedia" ovvero né il decollo, né l'atterraggio. Durante il volo lo strumento permette al pilota di avere un costante aggiornamento sulla condizione di salita o di discesa, questo processo di comunicazione continua avviene tramite un meccanismo acustico. Entrando più nel dettaglio del variometro elettrico, esso emana un suono più acuto e a maggiore frequenza nel caso in cui si guadagni quota, mentre, vice versa, si sentirà un suono più grave e meno frequente nel caso di discesa. 

Un utilizzo importante di questo strumento è anche dato dalla necessità di capire lo stato e l'intensità di una colonna termica, la quale, in genere, fa variare la quota positivamente; in questo modo si può capire e prevenire il pericolo dettato da questo fenomeno; leggendo semplicemente la velocità verticale, in metri al secondo o piedi al minuto, con la quale ci si sta muovendo.

Non analizzeremo la casistica dell'atterraggio e del decollo, nel caso del parapendio, volutamente. Questo a causa del fatto che questo strumento, in questa disciplina, viene usato prevalentemente in assenza, totale o parziale, di punti di riferimento ma in queste due fasi i punti di riferimento iniziano ad esserci siccome la distanza dal suolo è minore. Perciò  in quelle particolari casistiche non viene utilizzato molto, anche se il segnale acustico viene comunque emesso dallo strumento. 


Come usare il variometro: (velivolo generico)

Questo strumento è di fondamentale importanza soprattutto nella fase di decollo e atterraggio.

Lo si utilizza per rimanere all’interno di parametri importanti per il controllo del velivolo.

Iniziamo ad analizzare la condizione di volo più importante dove lo strumento viene utilizzato con grande precisione.

L’avvicinamento:

L'avvicinamento è quella fase in cui ci si trova vicini al suolo e ci si prepara per l’atterraggio. Ci si trova a volare a bassa velocità ed il rateo di discesa è lento e preciso perché bisogna rispettare delle quote di volo ben definite.

In questa fase del volo dobbiamo trovarci ad una determinata quota e a una determinata distanza dalla pista di atterraggio.

Per poter scendere alla velocità necessaria per trovarci al punto in cui dovremmo trovarci alla quota necessaria, quale strumento andremo ad utilizzare per calcolare il rateo di discesa ideale?!Il variometro appunto.

La salita:

In fase di salita invece è utile sapere qual è la nostra velocità di salita per poter mantenere una velocità costante.


Bibliografia e fonti:

https://www.lebipbip.com/it/paragliding_variometer_explained/

https://www.aviationcoaching.com/it/variometro-come-funziona-e-come-si-usa-in-volo/

Step 21: I fumetti

 VARIOMETRO


Gli aerei, come abbiamo già avuto il piacere di riscontrare nei post passati, sono un mezzo molto affascinante all'occhio umano, perciò come nei film anche nei fumetti hanno trovato largo spazio. 

Nonostante il fatto che i velivoli in generale siano molto raffigurati è difficile trovare una rappresentazione singola del variometro, data la sua dimensione modesta e la molta specificità dell'oggetto in sé. Ma si sa che è uno strumento indispensabile nella cabina di qualsiasi aereo insieme agli altri strumenti di bordo. 

Al netto delle considerazioni fatte, di seguito si vedranno alcune immagini scelte personalmente intente a rappresentare il variometro.


Aircraft cokpit airplane captain pop art retro syle.



Fumetto: https://www.cartoonstock.com/directory/c/cabin_crews.asp, nello specifico, 'Cabin crews cartoon 8 of  65'


Fonte: https://www.jetlaggedcomic.com/collections/pilots/flight-deck, nello specifico non si tratta di un fumetto ma di una raccolta di opere artistiche

Approfondimento: Cose nei libri e nei racconti

IL RITRATTO DI DORIAN GRAY La 'cosa' che forse mi ha affascinato maggiormente nella lettura di un libro o nell'ascolto di un rac...